Conte triplica le forze

«Siamo qui per Juve-Roma, una partita fondamentale per continuare il nostro sogno. Detto questo anche io oggi ho letto i giornali. Ho poco da dire: c’è un’indagine, sono molto sereno e fiducioso nelle istituzioni che devono fare il loro lavoro. Non sono stato chiamato da nessuno. Se e quando capiterà, avrò il piacere di vedere queste persone». E’ questo l’incipit di Antonio Conte in conferenza stampa. Un doveroso riferimento ad alcuni articoli pubblicati oggi dai giornali, ma anche la volontà di non permettere che nessun tentativo di destabilizzare l’ambiente trovi terreno fertile: «Se qualcuno pensa di farlo, in questo momento trova duro. Questi tentativi non fanno altro che triplicare la nostra forza, la nostra cattiveria agonistica, la nostra voglia di ottenere qualcosa di straordinario».

Il discorso vale anche per tutto quanto si è scritto e detto su Del Piero, prima e dopo l’intervista rilasciata dal capitano a Vanity Fair: «Io l’intervista non l’ho letta, ho visto solo la foto e anche se sono un uomo è un bel vedere – scherza Conte – Rimango sempre con i miei gusti, sia chiaro, ma era una bella copertina. La realtà è che Ale, come tutti noi, rimane concentrato sul campionato e sulla finale di Coppa Italia, che sono il nostro presente e il nostro futuro».

Si torna a parlare di Juventus-Roma quindi, ma prima di concentrarsi sulla partita, Conte dedica un pensiero a Piermario Morosini: «E’ stata una tragedia che ha scosso tutti ed è stato molto brutto vedere le immagini di quanto accaduto. Da controaltare fa piacere vedere l’affetto mostrato da tutti nei confronti di Piermario. L’augurio è che tragedie simili non si verifichino più, specie a quell’età. Siamo addolorati e vicini alle persone a lui care».

La sfida di domenica quindi: «Sarà una partita tosta. Sappiamo di affrontare una squadra in condizione, che se trova la gara giusta può fare male a chiunque. Detto questo siamo pronti a scendere in campo consci delle nostre possibilità e del buon momento che stiamo vivendo. Obbligati a vincere? Quando sei alla Juve, al Milan o all’Inter è un dovere che hai ogni domenica, in ogni partita. Certo, con due squadre molto vicine in classifica sarà importante non commettere passi falsi».

La Roma, secondo quanto dichiarato da Luis Enrique, verrà a Torino cercando di imporre il proprio gioco. Una mentalità quella del tecnico spagnolo che Conte apprezza, anche se non sempre i giallorossi sono riusciti a farla coincidere con i risultati: «Non credo comunque che Luis Enrique abbia rischiato l’esonero, perché c’è sempre stato l’appoggio della società. Questo è merito suo, perché ha portato il suo modo di vedere il calcio, sposato dalla società, dai giocatori e dall’ambiente. Ho grande stima e rispetto nei suoi confronti. La Roma ha iniziato un percorso come noi, che però siamo andati più spediti».

Ora però, bisogna tenere lo stesso ritmo, anche nelle ultime partite: «Arrivare a sei giornate dalla fine con la possibilità di coronare un sogno e una finale di Coppa Italia da giocare ci deve dare soddisfazione. Diamo tutto fino alla fine e se questo ci porterà a vincere il campionato, saremo ancora più contenti. Altrimenti, andranno comunque fatti i complimenti a questi ragazzi, per quanto fatto».

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