Tutti a rapporto da Conte

Dicono che conta i giorni. Non è vero, conta i pugni. Quelli che ancora deve tirare contro le pareti dei box, dove viene settimanalmente ingabbiato per seguire la partita della sua Juventus. Il derby, lo Shakthar e poi, il 9 dicembre a Palermo, Antonio Conte tornerà sulla panchina, abbandonando le cabine e dando tregua alle sue nocche. A tremare, fra due settimane, saranno i timpani dei giocatori in campo, che tuttavia hanno ricevuto una discreta dose di decibel già nella serata di domenica e nel pomeriggio di ieri, quando il tecnico ha – diciamo – spiegato alcune cosine a proposito di approccio alla gara, concentrazione, cattiveria agonistica e intensità di gioco. Perché contro il Milan, tutto quello che poteva andare storto è andato, compreso il grave errore dell’arbitro Rizzoli , di cui tuttavia, Conte non ha fatto menzione con i suoi. Niente alibi nella riunione tecnica, solo appunti e qualche cazziatone. E’ il Conte style e i giocatori erano sostanzialmente pronti, perché sono stati i primi a rendersi conto di quanto non funzionava.

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