Il punto sul mercato con Marotta
SULL’ADDIO DI DEL PIERO – «Allontanamento Del Piero? Avevamo stabilito un termine consensuale nel nostro rapporto. Nell’assemblea degli azionisti dello scorso ottobre il presidente Agnelli aveva deciso di celebrare il capitano perché si sapeva già in quel momento che non gli sarebbe stato rinnovato il contratto. Il rapporto fra di noi è sempre stato rispettoso della sua professionalità. Cordiale e sincero. Ovviamente nell’aspetto tecnico non siamo mai entrati e nel corso di questa stagione abbiamo lasciato decidere sempre Conte. Noi aveva stilato un programma tendente a riequilibrare i costi e a ringiovanire la rosa. Non ci siamo fatti sopraffare dalle emozioni. Cosa diversa è riconoscere i meriti e le qualità di questo calciatore anche per le emozioni che ha generato in tutti i tifosi della Juventus».
SU CAVAN, BORRIELLO E GIOVINCO – «Cavani il centravanti giusto? Abbiamo creato un modello particolare assimilabile al Borussia Dortmund. Tanti giocatori sono votati all’aspetto agonistico, diverso ad altre squadre che puntano sulle “star”. Come caratteristica principale c’è il coinvolgimento della squadra (tanti uomini in gol) e vogliamo continuare su questo aspetto. Cavani è un giocatore interessante che può inserirsi in questo gruppo ma è di proprietà del Napoli e De Laurentiis può tenersi stretto. Borriello? Si è concretizzata a gennaio e lo abbiamo preso in prestito. Sapevamo il suo valore e abbiamo un diritto di riscatto e valuteremo se esercitarlo. Giovinco abbiamo ritenuto di mandarlo a fare esperienza in provincia. Esperienza è stata positiva lui ha assimilato elementi che lo hanno fatto maturare e quindi è pronto per qualsiasi palconoscenico. Definiremo comproprietà con il Parma entro breve».
SU VERRATTI E DESTRO – «Verratti? Devo dire che è un giocatore bravo che nel corso degli anni si è sempre messo in evidenza. È un giovane destinato a diventare un calciatore di livello. L’esperienza però è fondamentale e anche Verratti ha bisogno di crescere gradualmente. Sebastiani dice di lasciarlo un altro anno al Pescara? Sì, sono d’accordo con lui. È una considerazione saggia. Da parte nostra il giocatore ci interessa e potremmo anche valutare l’ipotesi lanciata dal presidente Sebastiani. Destro? Giovane interessantissimo. Noi faremo la nostra corsa poi se riusciremo a prenderlo bene altrimenti gli altri saranno stati più bravi».
JUVE MODELLO VINCENTE – «Tante polemiche in due anni e se la Juve si sente accerchiata? Dopo calciopoli bisognava rivitalizzare l’ambiente e c’erano calciatori che aveva terminato il loro ciclo come Trezeguet e Camoranesi. Noi abbiamo iniziato un altro ciclo forse, magari anche impopolare ma molto importante per tornare ad essere competitivi. L’anno scorso abbiamo acquistato 18 calciatori e quindi siamo andati incontro a tantissime difficoltà. Il settimo posto dell’anno scorso è spiegabile così. A livello italiano abbiamo creato un modello che può rendere al massimo. A partire dal presidente passando per l’allenatore e i calciatori. È un modello vincente che tante squadre dovrebbero avere. Poi è chiaro che in Europa ci sono tante realtà diverse soprattutto a livello di fatturati. All’estero ci sono molto più soldi ma noi dalla parte nostra abbiamo un modello vincente e su quello faremo affidamento»
Fonte www.tuttosport.com