Ecco la pagina 109 dell’autobiografia di Cassano

Ecco il testo integrale che dimostra la “professionalità” di Cassano all’epoca dei fatti raccontati presa appunto dall’autobiografia del giocatore intitolata “Dico tutto”.

“Arrivo lì che peso 86 chili, sono quasi un bue, ne dovrei smaltire cinque. Il problema è che a Natale mi sono sfondato di tutto: pesce, primi, secondi, terzi, pandoro, panettone: un casino insomma. Invece di dimagrire, da lì a poco, ingrasserò. Gioco poco e mangio tanto. Arriverò presto a quota 91. Un bue intero, adesso. Se ne accorge Carlos Latre, il più bravo imitatotre spagnolo e comincia a fare lo sketch con me che sfondo le recinzioni per prendere patatine, cornetti, olive. Io in realtà non avevo bisogno di sfondare, era molto più facile. In ritiro all’Hotel Mirasierra, per esempio, noi eravamo tutti al 5° piano. Quindi prendevo una stanza al quarto o al sesto e facevo salire la ragazza durante la notte. Avevo un cameriere amico, al quale davo 50 euro a ritiro. Il suo compito era portarmi 3 o 4 cornetti dopo aver trombato, perchè è normale che ti viene fame alle due o alle tre di notte. E allora che fai? Dopo che trombi devi mangiare: e io quello facevo. Considerati i 50 euro mi sembra che non facesse nemmeno tanto sforzo. Portava i cornetti sulla scala d’emergenza, io accompagnavo quella là e facevamo lo scambio. Alla pari. Lui si prendeva la tipa e la faceva uscire dalla porta di dietro. Intanto mi sfondavo di cornetti alla crema. Sesso più cibo: la notte perfetta”.

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