Champions vittoria dei tifosi bianconeri. La Juve abbassa i prezzi

Dai e dai, la Juve l’ha capita. Vendere a 40 euro una curva e a 70 euro un posto in “Tribuna Family” per la gara con lo Shakhtar è stato un errore pagato a caro prezzo: oltre 10 mila spettatori in meno nel bellissimo impianto bianconero; un silenzio surreale, reso ancora più assordante dalle bocche cucita degli ultrà; una squadra che ha capito quale sia la differenza fra la bolgia di 40 mila sostenitori indiavolati e l’effetto acquario di spalti semivuoti o muti.

La società campione d’Italia ha corretto il tiro, dimostrando saggezza e capacità di ascolto elle richiste del proprio pubblico. La Juve ha modificato tempi e costi: per gli abbonati è possibile fin d’ora acquistare i biglietti dei prossimi incontri casalinghi di Champions League contro Nordsjaelland e Chelsea.

Ancora: scattano gli  sconti  da 5 a 25 euro, a seconda del settore, per gli stessi abbonati; altre riduzioni ancora per studenti e Under 16; facoltà di  acquistare due biglietti per due partite doverse a un prezzo ridotto rispetto a quello di uno singolo.

Lo Juventus Stadium è una splendida eccezione al fenomeno della Grande Fuga dagli Stadi che la serie A registra a causa di impianti obsoleti e fatiscenti, con terreni di gioco sovente ridotti a campi di patate; burocrazia, tessere del tifoso e tornelli che rendono  arduo mettere piede in un impianti; incapacità di sfruttare appieno il potenziale del web, eccetera eccetera.

Come se non bastasse tutto questo, alcuni club praticano prezzi che sono spropositati e offensivi, considerata la crisi e poi si lamentano se gli stadi si svuotano.

A Torino la società Juve ha ricevuto un messaggio forte e chiaro. E hanno vinto i tifosi.

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