AYGREVILLE – JUVENTUS 1-7

Le Alpi sullo sfondo, le nuove maglie bianconere indosso e lo scudetto al centro. E’ questo il ritratto della prima amichevole della stagione bianconera, vinta 5-1 contro l’Aygreville, a Saint-Vincent.

Lo stadio “Perucca” è tutto esaurito già almeno un’ora prima dell’inizio della partita e quando dagli spalti si intravede arrivare il pullman della Juventus, lungo la discesa che porta all’impianto, subito parte il primo coro dedicato ai Campioni d’Italia.

Presenti in tribuna alcuni membri del cda bianconero, con gli amministratori delegati Giuseppe Marotta e Aldo Mazzia, Fabio Paratici e Mauricio Isla, salito a Saint-Vincent per vedere all’opera per la prima volta i nuovi compagni. In campo, le autorità locali, prima del calcio d’inizio, celebrano il rinnovato legame della Juventus con la Valle d’Aosta, omaggiando conte con la “grolla dell’amicizia”, uno dei simboli più famosi dell’artigianato regionale.

Poi, spazio al pallone. Che termina subito in rete, anche se in quella bianconera. Dopo quaranta secondi Lucio perde palla al limite dell’area e ne approfitta Caputo, che si ritrova a tu per tu con Storari. Il portiere respinge la conclusione, ma non può nulla sulla ribattuta di Turato, che porta subito in vantaggio l’Aygreville.
Quagliarella avrebbe subito l’occasione buona per pareggiare, ma dopo lo scambio con Vucinic, colpisce l’esterno della rete. Tre minuti dopo però l’attaccante non sbaglia. Cross di Padoin dalla destra, sponda di Asamoah e destro preciso nell’angolino. La combinazione tra i due riesce anche poco dopo e questa volta è il ghanese ad andare al tiro, mettendo a lato di poco. Al 10’ è la traversa a ritardare il vantaggio dei bianconeri: il destro di Vucinic, dopo un dribbling secco, si stampa sul montante. Il montenegrino cerca anche il “cucchiaio” dal limite e questa volta Gini, il portiere valdostano, trova il riflesso per alzarne la traiettoria.

La Juve attacca soprattutto dalla destra, dove Pepe trova agevolmente il fondo. Quando centra per Ziegler al 20’, lo svizzero trova il tempo per lo stacco, ma mette alto di poco. Un minuto e arriva il primo rigore della stagione a favore: Asamoah si inserisce bene in area, riceve da Quagliarella e, viene atterrato. Vucinic trasforma, prima di vestire i panni dell’uomo assist due minuti dopo. Questa volta la combinazione porta nei sedici metri Quagliarella, che non ha difficoltà a spiazzare Gini.

Ristabilite le distanze la Juve gioca sul velluto. Padoin potrebbe allungare ancora, ma quando cerca il primo palo dalla destra, angola troppo la mira.
I bianconeri entrano in area come lame nel burro: al 30’ il tacco di Quagliarella libera Vucinic, che salta il diretto avversario, calciando però sul portiere in uscita. Stessa sorte, dieci minuti dopo, per l’attaccante partenopeo, lanciato da Marrone. Insomma, l’iniziativa è solo bianconera, ma per vedere un punteggi più rotondo si deve attendere la ripresa, che inizia con le squadre completamente rivoluzionate e con una Juve imbottita di giovani, ma non per questo meno padrona del campo.

All’11’ le reti dei Campioni d’Italia salgono a quattro, con il rigore concesso per atterramento di Vidal e trasformato da Matri. L’attaccante cerca la girata al volo al 19’, ma la sua deviazione su cross di Lichtsteiner termina alta. Si infila invece tra le gambe di Anile, il tocco di piatto con cui Boakye segna il suo primo gol in bianconero un minuto dopo. Il ghanese dimostra coraggio e inventiva poco più tardi, quando arriva in ritardo sul cross di De Ceglie e trovandosi con il pallone tra i piedi spalle alla porta, cerca il colpo di tacco, respinto a Anile.

Lichtsteiner inizia a macinare chilometri sulla destra, provando anche qualche destro insidioso, Vidal  dà come sempre una robusta mano ai compagni di centrocampo e l’intesa tra Matri e Boakye cresce con il passare dei minuti. L’ex attaccante del Sassuolo viene imbeccato da Applet al 35’, ma non riesce a saltare Sterrantino, terzo portiere dei valdostani entrato da poco, e lascia quindi il posto a Padovan che colpisce un palo clamoroso. I ritmi a questo punto sono piuttosto bassi, del resto la fatica di questi giorni di ritiro e delle ripetute sostenute al mattino inizia a farsi sentire. Il però punteggio cambia ancora nel finale: Vidal si procura un altro rigore e si incarica lui stesso di trasformarlo. Non è finita: c’ ancora il tempo per vedere la rete di Padovan, freddo nel superare Sterrantino in uscita proprio all’ultimo minuto. La Juve chiude così la prima uscita stagionale con un’utile ripasso degli schemi, con sette reti all’attivo e con l’ennesimo bagno di folla di questo ritiro in Valle d’Aosta. I tifosi lasciano il “Perucca soddisfatti”: la strada è ancora lunga, ma la Juve ha iniziato a percorrerla correndo come sempre.

AYGREVILLE – JUVENTUS 1-7

RETI: Turato 1’pt, Quagliarella 7’ pt, Vucinic, 21’pt (rig), Quagliarella 23’ pt, Matri 11’ st (rig), Boakye 20’ st, Vidal 46’ st (rig), Padovan 48’ st

AYGREVILLE primo tempo

Gini;  Berthod, Challancin, Vuillermoz X., Vitale; Marchesano, Marchetto  L., Furfori, Salvadori; Caputo, Turato

JUVENTUS primo tempo
Storari; Masi, Lucio, Caceres; Pepe, Padoin, Marrone, Asamoah, Ziegler; Vicinic, Quagliarella

AYGREVILLE secondo tempo
Anile, (32’ Sterrantino) Paganin, Dattolo, Joly, Vuillermoz D; Marchetto M., Rinaldi, Menegazzi, Apparenza (28’ Timpano); Porro, Cuneaz
Allenatore: Benedetti

JUVENTUS secondo tempo
Leali; Untersee, Rugani, Magnusson; Lichtsteiner, Vidal,  Applet, Bouy (25’ Schiavone), De Ceglie; Boakye (37’ Padovan), Matri
A disposizione: Branescu, Padovan
Allenatore: Conte

ARBITRO: Restaldo

ASSISTENTI: Lombardo, Matioda
QUARTO UFFICIALE:  Carbone

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