Analisi tattica della “nuova” Juve di Allegri

Da quando è terminato il mese di gennaio i tifosi della “Vecchia Signora” sono andati in brodo di giuggiole. Con l’ingaggio di Dusan Vlahovic da parte della Juventus il reparto offensivo bianconero ha fatto un innegabile salto in avanti e ha praticamente colmato gli spazi lasciati vuoti da Cristiano Ronaldo, partito in fretta e furia ad agosto. Se prima Allegri si doveva accontentare di un gioco più sporco, senza troppe geometrie, oggi la manovra della Juve ha riacquisito un senso più determinato. Bisogna pur sempre sfruttare al meglio il capocannoniere del campionato, costato ben oltre i 50 milioni di Euro. Prendendo la maglia numero 7, il serbo è diventato a tutti gli effetti l’erede di Ronaldo e su di lui è catalizzata ormai tutta l’attenzione.

A Firenze Vlahovic non aveva un vero 10 al fianco, ma non per questo faticherà con Dybala altro elemento centrale nel progetto tecnico della “Vecchia Signora”. Il nuovo centravanti non giocherà spalle alla porta e dovrà pensare quasi esclusivamente a segnare. Per agevolarlo, il mister ha pensato a più di un modulo. Il primo è il 4-3-3, il secondo è un 4-4-2 che coinvolgerebbe maggiormente lo stesso Dybala e, quando rientrerà, Federico Chiesa. Il futuro di Morata appare quindi in bilico e tutto dipenderà da come il rendimento dello spagnolo si sposerà con quello di Vlahovic, già considerato imprescindibile nella formazione titolare a poche settimane dal suo arrivo a Torino.

In teoria, per le sue caratteristiche Morata dovrebbe essere proprio l’ideale per accompagnare Vlahovic, forse anche più di Dybala, essendo stato già abituato a compiti simili con Benzema nel Real Madrid. Anche per questo motivo Allegri vuole continuare a puntare su di lui. Lui stesso può migliorare grazie alla presenza di Dusan ed essere di supporto sulle fasce. Vlahovic è arrivato alla Juventus nel pieno degli anni e c’è persino chi ha preferito il suo acquisto a quello di CR7, che era ormai agli ultimi anni della carriera, sebbene l’ex Pallone d’oro non voglia saperne di flessioni e ritiro.

Dybala e Vlahovic sono entrambi mancini, ma non per questo non possono giocare insieme. Nelle prime uscite abbiamo visto il serbo schierato da titolare insieme all’argentino e a Morata contemporaneamente, mentre di recente lo abbiamo visto all’opera anche da solo con Kean. Insomma, tutto ruota intorno a Vlahovic ormai, ma considerando il bottino di gol messo a segno finora non bisogna lamentarsene. Non stiamo parlando di un’altra prima donna alla Ronaldo, per intenderci. Vlahovic può migliorare la Juventus sotto ogni aspetto e rappresenta a questo punto l’acquisto più azzeccato, oltre che il più costoso, da quando è tornato Allegri.

Fino a qualche settimana fa riacciuffare il quarto posto sembrava molto complicato per i bianconeri, invece attualmente è l’Atalanta a dover rincorrere e a presentare uno svantaggio psicologico. Anche le quote sul torneo di Serie A sono tornate a credere maggiormente nei successi della Juventus attribuendo alla Vecchia Signora maggiori probabilità di vittoria rispetto a fine 2021: sulla carta la formazione di Allegri potrebbe ancora concorrere per lo scudetto. Milan e Inter hanno dimostrato di non essere irresistibili e il Napoli ha perso punti in casa anche contro formazioni più modeste. Occhio, la “nuova” Juve di Allegri sa dove poter colpire…