Moggi chiama Moratti come testimone
L’ex dg della Juventus e i suoi avvocati hanno scelto una strategia che renderà più intense le udienze autunnali, ma che riduce sensibilmente il numero dei testi: sono tutti pezzi da novanta. Intanto visita di Agnelli e Marotta in Federcalcio
ROMA, 21 settembre – Teresa Casoria, il presidente della nona sezione del tribunale di Napoli studia le trascrizioni da pochi giorni depositate presso la sua cancelleria delle oltre 200 telefonate acquisite in primavera dopo la scoperta dei legali di Moggi, grazie ai consulenti Penta e Porta, di decine di chiamate che coinvolgono dirigenti di club scampati a Calciopoli 2006. Ha cominciato da giorni la lettura per presentarsi pronta alla prima udienza della ripresa autunnale fissata per il prossimo 1 ottobre. Una data in qualche modo di svolta, questa della ripresa per il processo Calciopoli: mentre la Figc si prende tutto il tempo del mondo per sbobinare le 180 mila telefonate appena acquisite, i legali di Moggi, Pairetto e Bergamo hanno fatto partire le loro lettere di convocazione per i testimoni che ravviveranno la polemica su Calciopoli 2.
TAGLIO NETTO – Moggi e i suoi avvocati hanno scelto una strategia che renderà più intense le udienze autunnali, ma che riduce sensibilmente il numero dei testi. Pochi ma buoni, verrebbe da dire: sono tutti pezzi da novanta, utili a cercare di smontare alcune architravi dell’accusa. Raccomandata a via Allegri per il presidente della Figc, Abete (niente convocazione per i giudici sportivi), protagonista di alcune delle nuove telefonate depositate e di cui sarà chiesta l’acquisizione con altre cento (tra queste molte telefonate di Facchetti con l’utenza aziendale); poi attacco trasversale al teorema investigativo del colonnello Auricchio: ecco allora la testimonianza del grande nemico Franco Baldini e del procuratore ed ex dg granata Stefano Antonelli; quindi duello finale con Moratti e il sistema di investigazione illecita della security Telecom e chiamate a testimoniare per Tronchetti Provera, Tavaroli e Cipriani. Bergamo e Pairetto chiamano al banco dei testi Collina, ma anche Rosetti, il notaio di Coverciano Tavassi, e tre giornalisti protagonisti dei sorteggi arbitrali che l’accusa pretende taroccati dai due ex designatori e ai quali prendevano parte come estrattori di palline proprio i reporter sportivi. Soddisfatti dell’andamento del processo durante il controesame dei testi convocati dal pm Narducci, i difensori dei principali imputati di Calciopoli puntano a snellire l’iter per arrivare ad una prima sentenza per gennaio-febbraio 2011. Anche se non è escluso, visto il fitto calendario imposto dalla giudice Casoria, si possa chiudere il dibattimento a dicembre. Da verificare se la Figc (che per ora nega) voglia far cominciare il lavoro sulla revisione dell’assegnazione dello scudetto 2006 dalle telefonate trascritte e da qualche giorno a disposizione di tutte le parti. Dal 1° ottobre in aula si capirà questo e anche l’atteggiamento della Juve, dopo la lettera e i richiami alla Figc del neopresidente Agnelli.
Tratto da Tuttosport.com