Juventus, prospettive per il 2023/2024
Si sta chiudendo una stagione. E per la seconda volta consecutiva, la Juventus non è stata in grado di conquistare alcun trofeo. Non parliamo, poi, della competitività per lo Scudetto, con i bianconeri, per il terzo anno consecutivo, incapaci di lottare per la posizione di vertice, quella dove la Juventus, storia alla mano, alberga costantemente. Un’altra delusione. Un’altra annata che non verrà archiviata in accezione positiva dagli juventini.
Si poteva fare meglio? Certamente sì. Ad inizio stagione, grazie anche all’approdo di Di Maria e Pogba, oltre alla prima stagione “piena” di Vlahovic, i tifosi si attendevano una squadra in lotta per i due obiettivi che, da sempre, sono un mantra imprescindibile per chi ama i colori bianconeri: lo Scudetto e la Champions League. Per carità, solo una squadra si laurea Campione d’Italia, un solo team alza al cielo la tanto venerata e desiderata “coppa delle grandi orecchie”.
Un 2022/2023 da incubo: a novembre la stagione era già stata mandata alle ortiche
Ma c’è modo e modo di non traguardare gli obiettivi prefissati ad inizio stagione. E la Juventus era già fuori dalla lotta per il titolo ancor prima della pausa dei Mondiali oltre ad essere mestamente uscita già al primo turno di Champions, con la memorabile scoppola del “da Luz” ancora indigesta a distanza di tanti mesi. La stagione della Juventus, di fatto, si poteva archiviare alla parola “fallimento” già nel mese di novembre. Troppo presto. Troppo complicato da accettare per chi, come noi, ama follemente la maglia bianconera.
Ed ora, dopo essersi leccate le ferite, è ora di ripartire, sperare in una stagione agonistica 2023/2024 più ricca di soddisfazioni o, perlomeno, di maggior chiarezza da parte di tutte le componenti della squadra bianconera. dalla società allo staff tecnico, passando per una proprietà che, al momento, parla di voler rilanciare la squadra ai massimi livelli e smentisce le voci di una Juventus con ambizioni meno ridondanti complice la difficile situazione finanziaria.
Juventus 2023/2024: i tifosi vogliono maggiore chiarezza dalla società
Serve, quindi, chiarezza. Chiarezza in ogni aspetto. Basta promesse e proclami per illudere i tifosi, reduci da tre anni a dir poco deludenti e col dente avvelenato per la mancanza di competitività della squadra. La società deve essere trasparente: se dev’essere ridimensionamento, siamo pronti ad accettarlo. A patto che sia solo una fase transitoria, che consenta alla Juventus, nell’arco di un triennio, di tornare a vincere ed essere competitiva sia in ambito nazionale che continentale.
I tifosi juventini, d’altro canto, hanno mostrato di amare la squadra alla follia anche nei momenti più cupi come nel 2006, quando furono vicini a società e giocatori anche durante l’ingiusto anno trascorso nel campionato cadetto. I tifosi, come al solito, sono pronti a dare il loro sostegno alla squadra, ma vogliono vedere germogliare un nuovo progetto che sia in grado di dare i suoi frutti in un’ottica di medio periodo.
Sarà fondamentale, quindi, valutare passo dopo passo cosa ci regalerà il mercato su https://mondocalciomagazine.it/, il portale ideale per restare aggiornati sulle trattative di tutte le compagini italiane ed europee. Il primo segnale di una svolta dovrebbe arrivare dall’area sportiva. Da diverse settimane a questa parte, infatti, viene dato ormai per certo l’approdo di Giuntoli, direttore sportivo del favoloso Napoli di Luciano Spalletti.
Sarebbe giusto ripartire ancora da Massimiliano Allegri?
L’ex d.s, del Carpi è un uomo di grandi capacità, in grado di creare compagini ad immagine e somiglianza di tecnici anche con filosofie calcistiche totalmente differenti tra loro. Ed è proprio la guida tecnica, al netto dei giocatori che arriveranno e se ne andranno, il primo nodo cruciale. Dopo due annate così deludenti, dove oltre ai risultati è mancata totalmente un’identità di squadra, è giusto ripartire da Massimiliano Allegri?
Parliamoci chiaro: se i conti della Juventus fossero brillanti, l’ex tecnico del Cagliari verrebbe messo alla porta senza se e senza ma. Ma il lauto ingaggio e i due anni che ancora lo vincolano al club bianconero, giocano a favore di “acciughina”. E al tifoso bianconero non può far altro che sperare che Max, mai troppo spettacolare nella sua proposizione calcistica, sia in grado di ricompattare l’ambiente e dare, soprattutto, un’identità guerriera e combattiva alla squadra. Ma se si potesse cambiare guida tecnica, probabilmente saremmo tutti più felici…