Juventus-Bologna è il dentro o fuori per Allegri?

I tifosi della Juventus si dividono in due schieramenti: uno – sempre più esiguo – che vuole dare ancora del tempo a Massimiliano Allegri (anche come segno di riconoscenza) e un altro – sempre più numerose – che vorrebbe un cambio in panchina, anche a costo di mettere al suo posto un outsider come Paolo Montero, juventino DOC.

Se si pensa che a inizio campionato portali come https://topcasinoonlinesicuri.it la davano per favorita a vincere lo Scudetto (o quasi), è inspiegabile come, oggi, i bianconeri debbano lottare per un posto in Champions.

Ma proviamo ad analizzare la situazione.

Perché Allegri non è stato ancora esonerato

In maniera provocatoria, lo ha spiegato Arrivabene a un tifoso: Massimiliano Allegri non è stato esonerato per via del suo oneroso contratto. Una società che ha una perdita di milioni di euro come la Juventus non può certamente permettersi di avere a libro paga un allenatore che, poi, effettivamente non allena il team.

Si pensava che, però, la società sfruttasse la pausa per poter dare il tempo anche all’eventuale sostituto di integrarsi al meglio. Evidentemente, almeno per il momento, è stata scelta la linea del rigore economico.

Anche perché, al momento, di allenatori appetibili sul mercato e che sarebbero disposti a venire alla Juventus non ce ne sono tantissimi. Esonerare Allegri, quindi, vorrebbe dire prendere un traghettatore e gettare alle ortiche una stagione.

Sì, vero: magari anche questa lo è (ma il campionato è ancora lungo e la Juventus ci ha abituato a recuperi incredibili come quello del 2016) però si spera che non lo sia anche dal punto di vista economico.

Si preferisce, quindi, far andare la stagione così com’è per poi fare un repulisti il prossimo anno. Repulisti che, salvo casi particolari, prevede l’uscita sia dell’allenatore che di tutti quei giocatori non più utili alla causa tra cui Cuadrado, De Sciglio, Danilo, Rabiot, Arthur e chi più ne ha più ne metta.

Una sconfitta contro il Bologna farebbe saltare tutto?

Se Juventus-Bologna dovesse finire con una sconfitta della squadra di casa allora sì che potrebbe succedere davvero di tutto. Allegri ha dato la colpa alle assenze ma, diciamolo chiaramente, che per battere il Monza – senza offesa per la squadra guidata dall’ex juventino Raffaele Palladino – non c’è mica bisogno che debba scendere la Juventus titolare.

Se la Juventus dovesse uscire ancora con zero punto contro la squadra di Thiago Motta, allora lì la situazione sarebbe davvero molto complicata perché si tratterebbe di un punto di non ritorno. Voci di corridoio – assolutamente non confermate e che quindi vanno prese per quelle che sono: voci, appunto – direbbero che lo spogliatoio non è affatto compatto e anzi molti di loro vedrebbero di un buon occhio un allontanamento di Allegri.

Senza dimenticare che c’è anche il Mondiale ed è quasi impensabile che giocatori ‘convocabili’ diano il massimo a ridosso di novembre con il rischio di farsi male e pregiudicarsi l’appuntamento più importante per un calciatore.

Le prospettive future e lo spettro di Antonio Conte

C’è chi, all’interno della società bianconera, guarda già al futuro. Ci sarebbe due strade: la prima porterebbe a Paolo Montero e la seconda al ritorno di Antonio Conte. Prevedere quale dovesse poi il percorso intrapreso è molto complicato: sarebbe più facile indovinare sei numeri al SuperEnalotto o giocare al casino online AAMS.

La prima sarebbe una strada tutta improntato sul ritorno della juventinità e sull’aspetto economico. La Juventus, da tempo, sta applicando una vera e propria spending review e Montero sarebbe il profilo adatto per ricominciare.

Gode dell’affetto dei tifosi, ha nel sangue il DNA juventino ed è un allenatore giovane. Oltre a essere il più amato tra i possibili successori di Allegri.

La seconda strada, invece, prevede che tutti in società siano d’accordo. Conte, si sa, si dimise perché non era d’accordo con il mercato juventino all’epoca e molti in società se la sono legata al dito. Però, si sa che in alcuni frangenti non bisogna essere orgogliosi e se Conte è l’uomo è giusto. Stop. Anche se le sue pretese economiche oggi non sono propriamente sostenibili dalla Juventus.

Certo, poi sarebbe un sondaggio per Juric del Torino. Ma qui siamo solo, appunto, ai sondaggi. Al momento Juric, come è giusto che sia, è impegnato nel fare il meglio possibile per i granata.